Dà cuspide ferrate Sù la funesta trave Inchiodato languia L'eterno Amore Quando giunto à i confini Di sanguigna agonia In soavi sospiri palesò Moribondo i suoi martiri. Già compito è de tormenti Il rigor che m'impiagò Già varcati ho quei torrenti Che il mio duolo insanguinò Quel che chiede la mia fede Il mio cor tutto esseguì. Giunta è l'hora che il mio cor Dunque si muora. Già le funi e le catene Il mio amor lieto soffrì Già svenato fra le pene Questo cor al fin languì In tempesta si funesta Questo sen già naufragò. Giunta è l'hora sù mio cor Dunque si mora. Così conchiude al suo morir Le prove dell'infocato amore A si dolce parlar che pensi ò core?