Sappi, signor, che Lidia son io Del re di Lidia in grand'altezza nata Qui dal giudicio altissimo di Dio Al fumo eternamente condannata Per esser stata al fido amante mio Mentr'io vissi, spiacevol et ingrata; D'altr'infinite è questa grotta piena Poste per simil fallo in simil pena.