A piè d'un lauro, che soavi venti Scotean, con dolci accenti, Mi vivea più, che mai, lieto, e felice. Hor poi, che del suo verde Per me più ogn'hora perde, Ingrata la stagion chiamo, e infelice: Ma, s'avien, che per me più non fiorisca, Amor fà, ch'altri almen non ne gioisca.