Anchor ch'in alto mar di scogli pieno tra le minacciose onde, ai venti in preda, nel più turbido verno, a l'ombre horrende d'una atra notte, e alla morte in seno, la mia sbattuta navicella io veda, che senza speme, me col timor contende, io non temo, Signor, perch' in te spero, ch'in questa aspra e terribile procella, mi sarà timon, velo, albero e stella, ancora, porto voi, fido nocchiero.