Chi mi sente cantar per certo dice, non è di quest' Amant' il più felice: ma lo sa lo mio core, s'io canto per piacer o per dolore. E se rider ancor' alcun mi vede, ch'io viva contentissimo si crede, ma lo sa questo petto, s'io rido per piacer o per dispetto. Chi mi vede gioir in ogni loco, crede ch'in me non sia fiamma, ne foco, ma lo sa l'alma mia, se questo per piacer o frenesia. E pero se ta'l hor' io rido e canto, faccio per isfogar l'acerbo pianto: e per celar l'ardore, tal volta canto, che mi piange il core.