O che nuovo miracolo, Ecco che in Terra scendono, Celeste alto spettacolo, Gli Dei che il Mondo accendono. Ecco Himeneo e Venere Col piè la Terra hor premere. Del grande Heroe che con benigna legge Hetruria affrena e regge udito ha Giove in Cielo Il purissimo zelo, E dal suo seggio santo Manda il ballo e il canto. Che porti, O drappel nobile Ch'orni la Terra immobile? Portiamo il bello e il buon Che in ciel si serra Per far al Paradiso ugual la Terra. Tornerà di auro secolo? Tornerà il secol d'oro E di real costume Ogni più chiaro lume. Quando verrà che fugghino I mali e si distrugghino? Di questo nuovo Sole Nel subito apparire; E i gigli e le viole Si vedranno fiorire. O felice stagion, beata Flora! Arno, ben sarai tu beato a pieno Per le nozze felici di Loreno. O novello d'amor fiamma lucente! Questa è la fiamma ardente Che infiammerà di amore Ancor l'anime spente. Ecco ch'Amor e Flora Il Ciel arde e innamora. A la Sposa reale corona trionfale Tessin Ninfe e Pastori Dei più leggiadri fiori. Ferdinando hor va felice altero. La Virgine gentil di santo foco Arde e si accinge a l'amoroso gioco. Voi Dei, scoprite a noi la regia prole. Nasceran semidei Che renderan felice Del mond'ogni pendice. Serbin le glorie I cigni in queste rive Di Medici e Loreno eterne e vive. Le meraviglie nuove Noi narremo a Giove. Hor te, Coppia Reale, Il Ciel rende immortale. Le quercie hor mel distillino E latte i fiumi corrino, D'amor l'alme sfavillino E gli empi vitii aborrino, E Clio tessa l'histoire Di così eterne glorie. Giudin vezzosi balli Fra queste amene valli, Portin Ninfe e Pastori Del Arno al ciel gli onori. Giove benigno aspiri Ai vostri alti disiri. Cantiam lieti lodando Cristina e Ferdinando.