Ecco piegando le genocchie a terra Riverente t'adoro. E ti chieggio perdon ma non già vita. Ecco li strali e l'arco Ma non ferir già tu gli occhi o le mani Colpevoli ministri d'innocente voler; Ferisci il petto, ferisci questo mostro di pietade e d'amor aspro nemico, ferisci questo cor che ti fu crudo. Eccoti il petto ignudo!