Ardo e scoprir, ahi lasso, io non ardisco e quel che porto nel sen, rinchiuso ardore, e tanto più dolente ogni hor languisco quanto più sia celato il mio dolore. Fra me tal'hor mille disegni ordisco con la lingua discior anco il timore. E all'hor fatto ardito io non pavento gridar soccorso al micidial tormento. Ma s'avvien ch'io m'appresso a lei davante per trovar al mio mal pace e diletto, divengo tosto pallido in sembiante, e chinar gl'occhi a terra costretto. Dir vorrei, ma non oso; indi tremante comincio, e mi ritengo alfin l'affetto. S'aprir, nuntia del cor la lingua vole, si troncan su le labbra le parole.