Al lume delle stelle Tirsi, sotto un alloro, si dolea lagrimando in questi accenti: «O celesti facelle, di lei ch'amo ed adoro rassomigliate voi gli occhi lucenti. Luci care e serene, sento gli affanni, ohimè, sento le pene; luci serene e liete, sento le fiamme lor mentre splendete.»