Quando 'l voler che con duo sproni ardenti, et con un duro fren, mi mena et regge trapassa ad or ad or l'usata legge per far in parte i miei spirti contenti, trova chi le paure et gli ardimenti del cor profondo ne la fronte legge, et vede Amor che sue imprese corregge folgorar ne' turbati occhi pungenti. Onde, come collui che 'l colpo teme di Giove irato, si ritragge indietro: ché gran temenza gran desire affrena. Ma freddo foco et paventosa speme de l'alma che traluce come un vetro talor sua dolce vista rasserena. (Canzoniere, 147)