Vergine chiara e stabile in eterno, Di questo tempestoso mare, stella, D'ogni fedel nocchier fidata guida; Pon' mente in che terribile procella, I'mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i'no'l nego, Vergine; ma ti prego Che'l tuo nemico del mio mal non rida. Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro.