Giunto alla tomba, ove al suo spirto vivo Dolorosa prigion' il ciel prescrisse: Di color, di calor, di moto privo Gia marmo in vista al marmo il viso affisse. Al fin scorgando un lagrimoso rivo, In un languido oimè proruppe, e disse: O sasso amato tanto, amaro tanto, Che dietro hai le mie fiamme, e fuor' il pianto! Non di morte sei tu, ma di vivaci Cene ri albergo, ov' è nascosto amore, Sento dal freddo tuo l'usate faci Men dolci sì, ma non men cald' al core. Deh' prendi questi piant' e questi baci, Prendi, ch'io bagno di doglioso umore. E dalli tu poich' io non posso, almeno, All' amate reliquie, c'hai nel seno.