Mentre vaga Angioletta ogni anima gentil cantando alletta, corre il mio core, e pende tutto dal suon del suo soave canto; e non so come intanto musico spirto prende fauci canore, e seco forma e finge per non usata via garrula, e maestrevole armonia. tempra, d'arguto suon pieghevol voce, e la volve, e la spinge con rotti accenti, e con ritorti giri qui tarda, e là veloce; e tall'hor mormorando in basso, e mobil suono, ed alternando fughe, e riposi, e placidi respiri, hor la sospende, e libra, hor la preme, hor la rompe, hor la raffrena; hor la saetta, e vibra, hor in giro la mena, quando con modi tremuli, e vaganti, quando fermi, e sonanti. Così cantando e ricantando, il core, o miracol d'amore, è fatto un usignolo, e spiega già per non star mesto il volo.