E dicea l'una sospirando allora: «Anima, a Dio» con languide parole. E l'altra: «Vita, a Dio» –le rispondea– «a Dio, rimanti!» E non partiansi ancora innanzi al novo sole. E inanzi all'alba che nel ciel sorgea, e questa e quella impallidir vedea le bellissime rose ne le labbra amorose, e gli occhi scintillar come facella. E come d'alma che si parta e svella fu la partenza loro: «a Dio, ché parto e moro». Dolce languir, dolce partita e fella.