Tutto'l dí piango; e poi la notte, quando Prendon riposo i miseri mortali, Trovom'in pianto e raddoppiansi i mali; Cosí spendo'l mio tempo lagrimando. In tristo humor vo gli occhi consumando, E'l cor in doglia, e son fra gli animali L'ultimo, sí che gli amorosi strali Mi tengon ad ogni or di pace in bando. Lasso, che pur da l'un a l'altro sole E da l'una ombra a l'altra, ò già'l piú corso Di questa morte, che si chiama vita; Piú l'altrui fallo che'l mio mal mi duole: Ché Pie-tà viva, e'l mio fido soccorso, Vèdem'arder nel foco,e non m'aita.