Quest' affannato mio doglioso core Di duol trabocca, poi che meco sente Ch'in breve fian nostre dolcezze spente, Per cui dov' io passar piangendo l'ore. Esser potria che'l mio grave dolore Nel partir del mio sol non sia possente Di mandar l'alma ov' ella gir consente, Poi che del nido suo resterà fuore. O lieti giorni miei fugaci e brevi, Come presto sparite e me guidate Ne' più infelici, dolorosa e neri. Deh tu che la mia vita oggi mi lievi, Possa ne' desir tuoi, le stele irate, Trovar mai sempr', e' cieli ingrate e feri.