Del gran Tuonante la sorella e moglie Mirand'in terra una beltà immortale A cui null'altra può trovarsi eguale, Tenta di trarle a fin l'humane spoglie. Eolo commove, ed egli a Circio scioglie Ogni catena; ond'ei battendo l'ale Con subita procella il legn'assale Che sì rara bellezza in sè raccoglie. Quei, vinto dal furor, tutto s'asconde In mezzo a'flutti; e quest'ad hor si vede Quasi novella Tethi andar su l'onde. Nereo, ch'una sua Ninfa esser si crede, La trahe d'impaccio, e Giuno si confonde E alla vittrice Dea la palma cede.